Subito dopo Pasqua, martedì 5 aprile, il ristorante Il Mestolo di Siena è tornato a formare un accoppiata vincente con l’Osteria Già sotto l’arco, che già sei anni fa qui si trasferì per una sera da Carovigno, (Brindisi). hanno incrociato pentole e sapienza Nicoletta Marichella e Teresa Buongiorno, moglie di quel Teodosio la cui famiglia fondò il Già sotto l’arco nel suggestivo borgo pugliese, già ricco centro di passaggio al tempo dei Messapi.

 

Non è stata una semplice replica  di quanto fatto nel 2010: le due cuoche proponevano melanzane scapece (condite con aceto, olio, aceto e menta) con spiedini di sgombro al rosmarino e zenzero; Ravioli di patate farciti con burrata e gamberi rosa saltati con foglie di spinaci, Farro di serre di Rapolano mantecato con moscardini al vino rosso, Trancio di ricciola con julienne di verdure miste e crema di patate. Per chiudere un simpatico “sporcamusi”, dolce pugliese così definito per l’effetto abituale della crema calda su chi lo mangia, guarnito per l’occasione con frutti di bosco. Apprezzati in sala anche gli interventi di approfondimento su elementi naturali e benessere: un focus in particolare ha riguardato il sale, utlizzato a Siena per migliorare la respirazione di grandi e piccini presso la Clinica del sale di Andrea Hogu. Applausi anche per Annalisa Tempestini (azienda vinicola Resta di Montalcino) e per Elisabetta Viti, pittrice con la predilezione per il nudo.

 

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