News • La primavera di Girogustando
Un doppio confronto tra Siena, Roma e la Maremma, ed uno “a bordo cantina” tra Montepulciano e Il Cilento. E' cominciato così il 2025 di Girogustando, la rassegna di incontri tra cuochi ideata da Confesercenti, che nel 2025 raggiunge la 24esima edizione. Oltre a quello senese, anche i territori di Arezzo, Grosseto e Pistoia sono lo scenario degli eventi in questi mesi. Immutata la formula distintiva: l’anima di ogni evento sarà un menu inedito a 4 mani, composto per l’occasione dallo chef del ristorante ospitante e da un collega in arrivo dal resto d’Italia.
Per la serata di debutto, Girogustando ha raggiunto per la prima volta la val di Merse, ambito intimo e affascinante delle terre di Siena. Venerdì 16 maggio alla Cantina del Poggiaccio di Sovicille protagonisti Vincenzo Serino, executive chef di Omnia Hotels di Roma, e Lorenzo Aitiani, resident chef del Poggiaccio. L'evento è stata la base anche per una proposta di soggiorno estesa al weekend, per il pubblico di Girogustando e non solo: QUI TUTTI I DETTAGLI SULL’EVENTO
Pochi giorni dopo, giovedì 5 giugno, la prima tappa a Siena. Una serata c decisamente frizzante. In piazza Matteotti, pieno centro del capoluogo dove Taz ha ospitato Morgante, in arrivo da Gavorrano: un incontro tra due realtà giovani, fortemente orientate a coniugare estro e professionalità, che per Girogustando hann odato vita vita ad una proposta condivisa sia sul food che sul drink, forti anche del titolo conseguito da Taz con “Iddu”, un gin concepito tra Siena e l’isola di Stromboli, agli award italiani di settore nel 2024.
La serie primaverile di eventi a 4 mani si è conclusa giovedì 26 giugno nei suggestivi spazi di Indigeno cucina terrestre a Salcheto, cantina biologica con vista su Montepulciano. Qui l’ospite in arrivo era la Cucina di San Salvatore, il ristorante dell’omonima azienda agricola e vitivinicola di Capaccio Paestum (Salerno), nel parco nazionale del Cilento. Numerose le affinità tra le due realtà: entrambe a produzione biologica e di stampo marcatamente sostenibile, nel menu condiviso proponevano piatti con ingredienti propri, dall’oca toscana alla bufala campana e dal sangiovese all’aglianico, passando per i rispettivi orti di casa. Il doppio confronto in questo caso spaziava tra il cibo e il vino: ognuna delle due realtà presentava al pubblico due vini e due piatti, da scambiarsi come abbinamento. Un divertissement enogastronomico che ha valorizzato ulteriormente lo spirito di Vetrina Toscana.
Dopo la pausa estiva, tra settembre e dicembre la rassegna proporrà 18 eventi nei ristoranti di Arezzo, Grosseto Pistoia e Siena. Segui gli aggiornamenti su questo sito e social, o iscriviti alla mailing list!
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