News • San Salvatore versione Indigeno
La pasta e patate alla Cilentana impreziosite dalle erbe aromatiche colte pochi minuti prima nell’orto biologico di Salcheto. O le melanzane M’buttunate guarnite con l’Achillea della Valdichiana, e poi servite con crocchette di pasta fritta. Sotto un cielo stellato con vista su Montepulciano, il pubblico di Girogustando giovedì sera ha potuto appassionarsi alla preparazione in piazza – o meglio, sopra la cantina – del menu fusion condiviso tra Indigeno cucina terrestre e Cucina San Salvatore di Capaccio Paestum. Un serata di esaltazione sensoriale, “che valorizza le peculiarità di questo territorio nell’incontro con un’altra terra di ricca di sapori e saperi” secondo il Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, presente all’evento. Un menu a “12 braccia” che ha esaltato il percorso tra campi, vigne e cucina condotto da Dario Franceschini e Silvia Priezel (cuochi di Indigeno), Maurizio La Rocca e Antonella Marino (casaro e cuoca-pastaia di San Salvatore), e dai winemakers Michele Manelli e Franco Manganelli. Secondo il Presidente di Confesercenti Siena, Leonardo Nannizzi un “epilogo culminante per la prima parte di Girogustando 2025”, caratterizzata da tre eventi allestiti tra maggio e giugno.
Dopo la suggestiva prima esperienza di un anno fa, il ristorante della cantina biologica Salcheto ha ospitato un’altra realtà ricca di personalità: Cucina San Salvatore, ovvero il ristorante dell’omonima azienda agricola attiva dal 1988 a Paestum, nel Parco Nazionale del Cilento. Centocinquanta ettari, dotata di certificazione biologica, Produce energia sostenibile tramite impianti fotovoltaici e biogas derivato dal letame delle bufale. La cucina interna (a vista) punta ad esaltare la cultura alimentare cilentana, con piatti fatti a mano utilizzando ingredienti propri. Una filosofia molto simile a quella di Salcheto e del suo Indigeno. realtà vitivinicola di oltre 60 ettari di vigneti biologici che opera in una delle cantine più ecologicamente avanzate.
Per cominciare, al pubblico del 26 giugno sono stati serviti gli Sfizi della Latteria San Salvatore, (bocconcini di mozzarella bianca e affumicata, accompagnati da una ricottina delicata) con un’insalata di fiori e foraging, abbracciata da filetti di petto d’oca marinati e dalla Vignarola dell’Indigeno. Un avvio serata del tutto live: la preparazione delle mozzarelle è avvenuta dal vivo, sotto gli occhi degli ospiti, con il casaro in versione show cooking. Con il primo Piatto, la fusione tra due tradizioni: la Pasta e Patate Cilentana incontra le Erbe Amare della Valdichiana, in un connubio di sapori intensi e genuini. Ad esibirsi in diretta è stata in questo caso la cuoca ospite, facendo tesoro delle erbe da poco raccolte nei campi circostanti. Creativo e irresistibile il secondo piatto: Crocchette di pasta fritta, croccanti fuori e morbide dentro, servite con le loro salse, ed un omaggio alla cucina contadina con le Melanzane M’buttunate, dal ripieno avvolgente e il sapore deciso. Il dolce culmine ha chiamato in causa i Cremosi di San Salvatore, accompagnati da biscotti fragranti e dalla confettura al Sangiovese di Salcheto.
Colonna gustativa portante della serata saranno naturalmente i vini, rappresentazioni parallele delle due realtà: Obvius Rosso Igt Toscana 2022 Salcheto e Cecerale Igt Paestum Fiano 2024 San Salvatore per partire, poi Pino di Stio (100 % pinot nero Paestum igp 2021 San Salvatore), Riserva Docg Nobile di Montepulciano 2020 Salcheto e sul finire Gioì Extreme Brut Rosè Millesimato 2021 San Salvatore e Obvius Giallo Oro Igt Toscana s.a. Salcheto.
Anche quest’anno, Girogustando ha proposto una serata da ricordare alle pendici di Montepulciano:
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