Cos’hanno in comune la salsiccia pezzente, l’oliva di Ferrandina e il pecorino senese? Apparentemente nulla: sono espressioni alimentari tipiche di Lucania ed Etruria, due territori lontani oltre 600 chilometri. Ma il loro passato ha somiglianze sorprendenti, in virtù di quanto ricostruito grazie all’archeologia. Questo passato, e questi sapori sono stati esaltati in una serata speciale il 21 giugno a Murlo, l’ultima per Girogustando prima della pausa estiva. Una serata “a tavola con gli antichi popoli italici”.

 

 

21 GIUGNO ORE 19: ETRURIA E LUCANIA, SAPORI A CONFRONTO. Secondo la formula tipica della rassegna, Il primo giorno d’estate è stato proposto un menu a 4 mani: la trattoria il Libridinoso ha ospitato la Latteria di Matera. Ma il doppio percorso di conoscenza non si è fermato ai sapori in tavola: è partito da molto prima. Dal VI secolo Avanti Cristo, quando tanto Poggio Civitate  (il promontorio che fronteggia Murlo) che a Torre di Satriano (20 chilometri a sudovest di Potenza) vengono edificate due sontuose ville principesche. Le quali 2600 anni dopo diventano preziose scoperte archeologiche di altrettante campagne di scavo, sulle tracce degli Etruschi e dei precursori dei Lucani. Una singolare analogia, che non è l’unica: le scoperte susseguitesi in epoca contemporanea testimoniano quanto entrambi i popoli fossero attenti al rito dell’alimentazione, tanto da poter parlare di “banchetto etrusco” e di “banchetto lucano”. E così oggi, nel giugno 2018, l’incontro a quattro mani tra due realtà dedite ai sapori autoctoni diventa l’occasione per un approfondimento sulla conoscenza storica.  Il 21 giugno dalle ore 19, nel Museo Etrusco di Murlo questi temi sono stati al centro di una conferenza, preliminare al menu della serata. Il Direttore del Museo Etrusco di Murlo Giuseppe M. Della Fina, il Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini e l’archeologo  Francesco Tarlano hanno raccontato le vicende parallele di Murlo e Torre Satriano, Il banchetto etrusco e l’archeologia dell'enogastronomia lucana.

 

 

21  GIUGNO ORE 20.30: IL LIBRIDINOSO OSPITA LA LATTERA DI MATERA. LA seconda parte dell’evento si è tenuta nella suggestiva piazza delle Carceri di Murlo. Dalle ore 20.30 La Trattoria il Libridinoso di Murlo e la Latteria di Matera hanno dato vita ad un adattamento etrusco-lucano di Girogustando, la rassegna dei cuochi d’Italia che s’incontrano. “Proporremo pietanze che siano in sintonia con ciò che il clima in questa stagione ci suggerisce – anticipa Emanuele Rizzi da Matera – impiegando tre presidi Slow food del nostro territorio. Oltre all’oliva di Ferrandina la salsiccia pezzente, più grassa del consueto, per la cui lavorazione si impiegano peperone rosso di Senise, finocchetto selvatico e pizzo di aglio; e poi la pera Signora, molto dolce, particolarmente duttile nella lavorazione”. Rizzi rappresenta la seconda generazione della Latteria: “cominciò mio padre nel1945, andava nei dintorni a procurarsi il latte col quale produceva i formaggi da vendere. Alla sua scomparsa, nel 1995 ho deciso di proseguire cessando la produzione in proprio, e valorizzando i prodotti di qualità delle aziende agricole lucane. All’inizio fu molto difficile, le campagne si spopolavano; poi c’è stata un inversione di tendenza, con il rilancio della tradizione familiare”.

 

“La sera del 21 giugno cominceremo con una crema di pecorino in purezza – anticipa  da Il Libridinoso Donatella Barcelli – è privo di aggiunta di panna o latte, e arriva dal Podere Paugnano di Giovanni Porcu, da tempo leader nella produzione di pecorini di qualità; la crema sarà accompagnata da fave stufate del nostro ortolano di fiducia, la società agricola Aiellino. Come primo piatto proporremo un tiramisù di porcini al guanciale, ovvero una creazione ispirata direttamente alla nostra filosofia di cucina,  condita di tradizioni e di tradimenti, senza i quali non si progredisce.  Il secondo coniugherà qualità e biodiversità, accostando le mandorle romane di Noto, presidio Slow Food, ad una ricetta di cinghiale al cioccolato mutuata da Giovanni Righi Parenti, il nostro nume tutelare”.

 

A TAVOLA CON GLI ANTICHI POPOLI ITALICI” È un’iniziativa a cura di: Confesercenti Siena – Museo Etrusco di Murlo – Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio della Basilicata, inserita nel programma di Toscana Arcobaleno d’Estate. Con il patrocinio del Comune di Murlo.

 

 

Qui riportato il menu degustazione a 4 mani della serata.

 

 

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