Il ‘cuz’. I ‘fatuli’. Il ‘sugo vedovo’. E poi la birra Bilinia, il Rosso di Montepulciano, le suggestioni della Francigena percorsa in bicicletta. Saranno alcune delle scoperte fatte a tavola, mercoledì 17 aprile, con Girogustando. Ad Acquaviva di Montepulciano altri due Cuochi d’Italia s’incontravano:  Marco Bezzi, chef del Ristorante San Marco di Pontedilegno (Brescia) e Paolo Contemori del ristorante “L’Angolo” che ospitava l’evento. Insieme hanno aperto un gustoso uno-due tra la provincia di Brescia e le terre di Siena che terrà banco anche la stasera (18 aprile) a Piancastagnaio.
 
Bezzi, che nel suo locale in Valcamonica ha affisso il motto “la cucina è un’arte meravigliosa”, è giunto sul posto munito di ingredienti e ricette che raramente capita di trovare lontano dal Passo del Tonale. E’ il caso del ‘risotto pere porri e fatuli’ (un formaggio di capra bionda del Monte Adamello), oppure del ‘Cuz’, laborioso piatto che tra Pontedilegno e la Valdicorteno usano preparare con carne di pecora o di agnello ricoperte con il proprio grasso. Gli “gnocchetti paglia e fieno al sugo vedovo’, o il ‘coniglio lardellato alla mentuccia su zucchine’ hanno fatto da contraltare per mano di Paolo Contemori, che da sommelier ha scelto con cura i vini del territorio da abbinare alle pietanze assieme alla Bilinia, birra artigianale lombarda alle castagne.
 
Per Girogustando, il 17 aprile l’Angolo di Acquaviva era quasi un set da film: in sala le opere dell’artista senese Silvia Ghelardini, l’allestimento floreale de “L’orchidea”, la simpatica parlantina di Marco Bezzi e il racconto della via Francigena percorsa in bici da Losanna a Siena, un’esperienza da “piccolo abbecedario per l’anima” diventata un libro per mano di Lello Ginanneschi che è intervenuto per raccontarla, introdotto da Sienalibri.it.
 

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Approfondimenti

Francigena. In bici da Losanna a Siena sulle orme degli antichi pellegrini, con me stesso, fra la gente e la bellezza (vedi copertina in allegato) di RAFFAELLO GINANNESCHI

Perché si parte per un viaggio, come nasce la voglia di prendere la bici, mettere qualcosa dentro le borse e iniziare a cavalcare la strada. Da centinaia di anni pellegrini e persone comuni percorrono l’antica via Francigena. Per alcuni è solo un collegamento fra due punti, quello di partenza e quello di arrivo, per altri c’è qualcosa in più. Sicuramente è un contenitore per esperienze, incontri ed emozioni, capace di arricchire gli occhi e lo spirito di chi sceglie di percorrerla. Francigena. In bici da Losanna a Siena sulle orme degli antichi pellegrini, con me stesso, fra la gente e la bellezza è un "piccolo abbecedario per l'anima", che aiuta i ricordi e le emozioni a fissarsi nel cuore. È una guida per viaggiare con lo sguardo rivolto verso il mondo, piuttosto che alla propria immagine riflessa in uno specchio.

 

 

Raffaello Ginanneschi, in arte Lello, è nato a Siena nel 1967, nella contrada della Giraffa. Laureato in Scienze Economiche e Bancarie, lavora nel mondo delle imprese e dell’artigianato. Operaio nella comunicazione, dal 1991 scrive e collabora con giornali, televisioni e radio, senza mai pensare di poter cambiare il mondo. Bicicletta, basket, cavalli e buona cucina sono le sue passioni, oltre alla vita. “Sono quello che appaio oppure il contrario di quello che sembro, non giudico, lascio vivere...”, scrive sul suo profilo Facebook. Tiene il blog www.lello67.blogspot.it e crede nell’importanza dell’impegno civile e sociale. Ama comunicare in tutte le forme, convinto che dialogo, reciproca conoscenza e il conseguente rispetto siano il miglior modo per prevenire ogni male. Ogni tanto prende la bici e parte per qualche meta, oppure ritorna da terre lontane. Sogna di fare una maratona, ma si accontenta di aver voglia di pedalare anche con il freddo invernale.

 

 

 

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